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Giorgio Peggiani

 

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Giorgio Peggiani comincia a suonare l’armonica diatonica nel 1992, da autodidatta. Negli anni collabora con diversi artisti della scena blues italiana e non solo, tra cui Rudy Rotta (ITA), Washboard Chaz (USA) e Davide Van De Sfroos (ITA). Nel 2009 partecipa al World Harmonica Championship, Trossingen (DE), nella categoria “Diatonic: folk / country / rock / blues”. Nel 2013 è in USA dal Dr. James Antaki, da cui ottiene la rivoluzionaria ELX, armonica elettrificata con sensori ottici. Il sunto di tutto ciò è “CONTRO IL LOGORIO DELLA MUSICA MODERNA…” (2022), dove l’armonica fa da trait d’union in un percorso che spazia in diversi generi: blues, certo… Ma anche traditional, folk, rock… Semplici, ma espressivi.

 

“Contro il logorio della vita moderna” non è un disco di genere. È un sentito omaggio allo strumento che Peggiani suona: l’armonica diatonica. Con questo strumento l’artista ha affrontato, nella sua carriera, musiche e persone tra le più disparate. E questo album ne è il riassunto. Vent’anni d’amore incondizionato per lo strumento, che in questo nuovo lavoro lo fa passare con originalità ed estro attraverso classici della musica italiana, come “Nel Blu Dipinto Di Blu”, o l’indimenticabile “Tango Delle Capinere”, o come i classici del profondo sud americano, che sanno di New Orleans e Mississippi, come “Down By The Riverside”, o “Careless Love”.
Ma anche regalarci brani scritti di suo pugno, come la superba “Feel A Stroke” (qui c’è un gioco di parole sotteso: Feel a stroke = filastrocca… Lo stesso testo che si ripete, ipnotico, come una filastrocca), col suo groove micidiale, o come l’apertura di “Trionfo Tronfio”, che fa intravedere anche un possibile scrittore di colonne sonore, con approccio “cinematografico” allo sviluppo dei brani strumentali.

 

Il video di quest’ultimo brano, già disponibile sulla piattaforma YouTube e realizzato da Vernante Pallotti e Daniele Zen, racconta un mondo popolato da blatte che maldestramente si arrampicano su strumenti “vintage”, cadono e si contorcono a ritmo di “marcia blues”. Il brano “Nueva Vida”, scritto dallo stesso Peggiani assieme a Giovanni Guerretti è condito dalle delicate percussioni di Francesco Gandini, il lirico violoncello di Elisabetta Brombin ed il “magico” pianoforte dello stesso Guerretti. Il video è un cartone animato dal sapore malinconico e speranzoso che racconta le vicende di chi è costretto, tra mille sofferenze, a cambiare vita ed i viaggi che tutti noi siamo costretti a percorrere alla ricerca della felicità.

 


 

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